Spiegazione del fenomeno ed impatti
Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967 - Museo Madre di Napoli
Ho deciso di aprire quest'articolo con l'opera di Pistoletto che ho scattato qualche anno fa al Madre, ovviamente l'analisi dell'opera si discosta molto dalla mia interpretazione o quasi, ci vorrebbe un altro articolo per spiegare la versione dell'autore. Vedendo quest'opera mi sono soffermata a riflettere su quanto sia attuale, ci troviamo di fronte ad un mondo dove la moda è dinamica, proprio per questo oggi ho deciso di parlarvi (ovviamente in breve della Fast Fashion, per approfondimenti vi lascio dei link). L'industria tessile è uno dei settori principali di inquinamento e vediamo i motivi:
Causa il 20% dello spreco globale di acqua
Provoca il 10% di emissioni di anidride carbonica
L’85% dei vestiti finisce in discarica
Solo l’1% dei capi viene riciclato o rigenerato
Il settore vale 2,5 migliaia di miliardi di dollari a livello globale
Dal 2000 in poi il consumatore medio acquista il 60 % in più
Negli anni il ritmo di produzione di abbigliamento è aumentato, basti pensare che in passato bene o male si rispettavano due cicli ossia quello invernale e quello estivo, nella panoramica attuale invece ci interfacciamo ad una continua produzione di abbigliamento con la conseguenza del superamento dei due cicli tradizionali, ciò denota una maggiore produzione e un minore smaltimento corretto degli stessi.Â
Fonte: World Resourse Institute
Voglio continuare parlando sul consumo di acqua adoperate da questo settore che consuma 2,700 LT di acqua, sapete cosa rappresenta? Il nostro quantitativo d'acqua per circa 2 anni e mezzo! E' pazzesco pensare a tutto questo senza rendersi conto dell'impatto che produce per quanto riguarda i coloranti dei tessuti che ovviamente finisco nelle falde acquifere avvelenando il suolo. I materiali maggiormente utilizzati sono il poliestere (che domina il settore) e il cotone. Quest'ultimo ha bisogno di un' enorme quantità d'acqua per essere coltivato , ad esser precisi ben 20.000 litri per kg.
Anche il poliestere, materiale creato artificialmente, ha il suo impatto, arrivando ogni anno a produrre gas serra pari a quelli rilasciati da 185 centrali elettriche a carbone (oltre 700 Mld di Kg). Per non parlare dello sfruttamento e della violazione dei diritti umani.
Per farvi un'idea anche più chiara:
Come la tua T-shirt può fare la differenza.
National Geographic
Il ciclo di vita di una T-Shirt
TED ED.
Ovviamente noi non possiamo agire in primis nella produzione industriale ma senza dubbio ci potrebbero essere degli accorgimenti da parte nostra come ad esempio :
Acquistare vintage o usato (Esistono diverse APP di seconda mano)
Cercare di riutilizzare più possibile
Acquistare Etico
Per approfondimenti: